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I dati sul noleggio a lungo termine di metà 2022

Una pratica sempre più diffusa, quella del noleggio a lungo termine. Gli ultimi dati ufficiali attestano un aumento dell’11% nel settore nella prima metà del 2022. Le ultime statistiche attestano un incremento dei contratti stipulati dai privati ed un aumento dei parchi auto dedicati particolarmente incisivo (300.000 unità). Una buona notizia, insomma, per il settore dell’automotive che, negli ultimi tempi, sta subendo profondi ridimensionamenti dettati dalle condizioni generali dei mercati internazionali.

Sono diversi gli highlight mostrati dalle ultime ricerche. Tra i più interessanti, va citato il fatto che le auto diesel e benzina sono rimaste le più noleggiate, mentre le piccole società di noleggio crescono. Purtroppo, l’esclusione delle persone giuridiche dagli incentivi del noleggio a lungo termine rappresenta l’unica nota dolente evidenziata dalle statistiche.

Ultimi dati sul noleggio a lungo termine nel 2022

Al momento, il settore punta ad allargare gli orizzonti del noleggio a lungo termine, espandendo le proprie prerogative alle alimentazioni a basse emissioni. Obiettivo, questo che, stando agli ultimi dati, rischierà di non realizzarsi qualora le regolamentazioni in merito non dovessero cambiare in modo da offrire incentivi anche alle persone giuridiche.

Sono state interessate dalle ultime ricerche tutte le realtà che gravitano intorno al mondo del noleggio: privati, società di noleggio a breve termine, aziende di noleggio a lungo termine, a prescindere dalle dimensioni dell’attività e, in ultimo, aziende non automotive, venditori e costruttori. Le statistiche evidenziano una durata media dei contratti nel primo semestre del 2022 in flessione a 23 mesi, comparata ai 27 registrati nei primi sei mesi del 2021.

Inoltre, gli accordi stipulati da figure private rappresentano il 15% del totale, ovvero 45.652 unità. Un numero, questo, che si dimostra in linea con le cifre registrate nel 2021. Ad oggi, le società di noleggio a breve termine occupano un 5.7%, percentuale minore rispetto a quanto registrato nel primo semestre del 2021: il 6% pieno. Le aziende di noleggio a lungo termine, invece, occupano un ottimo 4.7% di share, vedendo i propri numeri raddoppiare rispetto al 2021. Realtà come Finrent.it, che opera nel mondo online ormai da anni, ha visto questo aumento di richieste post pandemia, confermando quindi il trend appena descritto

I motivi principali di questi dati nel settore noleggio a lungo termine andrebbero a rifarsi sulla disponibilità dei prodotti e sull’accesso al credito. Costruttori e venditori effettuano questo tipo di contratto per il 4%, mentre le aziende non automotive scendono di 2.2 punti percentuali, registrando un 70.5%. Come già precedentemente accennato, diesel e benzina risultano in testa per unità noleggiate.

Nelle aziende non automotive, il diesel predomina con un 64.8%, mentre il 15% viene occupato dall’ibrido. I privati prediligono il diesel, a loro volta, con un 36.4%, mentre la benzina occupa il 22.9% e le ibride guadagnano terreno con un buon 21.5%. Le plug in arrivano al 10% e le Total Electric raggiungono un 4.3%. Infine, gpl e metano segnano un 5%. In termini di segmenti, invece, i crossover sono stati più richiesti dai privati con un 40.3%, mentre le aziende non automotive hanno raggiunto un 30% con berline e crossover. Il segmento C è il preferito per il noleggio a lungo termine, mentre quello breve predilige le utilitarie.

I contratti di noleggio a lungo termine hanno visto le regioni del sud Italia maggiormente coinvolte, con il 38.2% di utenza privata in Calabria, il 31.7% in Puglia ed un 30.9% da parte della Campania. In Trentino-Alto Adige, invece, il noleggio a breve e lungo termine ha rappresentato il 48% e il 29.4% dei contratti. Sono numeri, questi che mostrano un cambiamento notevole del mercato dell’auto e, soprattutto, delle esigenze degli automobilisti.